ASSOCIAZIONE ITALIANA CLASSE FINN

Campionato Italiano Finn 2003

Trieste 20-25 maggio

Al termine di una serrata lotta Massimo Gherarducci (DPI-4-1-1-3-1) si è aggiudicato il suo quarto titolo di Campione italiano Finn, dopo le vittorie di Castiglione nel 1999, Cagliari nel 2000 e Marciana Marina nel 2001.

Il campione in carica Michele Marchesini (2-1-2-2-6-3) ha difeso con tenacia il titolo conquistato l'anno scorso a Cervia, ma pur terminando a pari punti si è dovuto arrendere per il maggior numero di primi posti di Massimo.

Si aggiudica con merito il terzo posto il giovane livornese Riccardo Cordovani (1-3-DNF-3-2-4), sempre veloce e preciso nel bordeggio.

Al quarto posto si piazza il gardesano Silvio Santoni, all'esordio sul Finn. Esordio più che promettente, soprattutto considerando i suoi risultati dell'ultimo giorno (1-2) dove ha dimostrato tutta la sua classe e sfoggiato un'ottima velocità.

Come previsto, a Trieste hanno prevalso condizioni di vento leggero, e comunque si sono svolte 6 prove complessivamente regolari. Ben 3 prove sono state annullate dopo la partenza per salti e cali di vento, ed in una occasione la prova è stata annullata quando Paolo Visonà e Franco Martinelli avevano il traguardo a pochi metri. Per trovare condizioni di vento più regolare il campo di regata veniva posizionato quasi fuori dal golfo di Trieste, ogni giorno più lontano, ed era necessaria quasi un'ora di traino  per arrivare all'area di partenza.

Il primo giorno si è disputata una prova con ponente di 3-4 m/s, e Riccardo Cordovani prendeva il comando sin dalla prima bolina e lo manteneva fino all'arrivo, davanti a Michele Marchesini e Mario Salani.

Il secondo giorno, dopo una partenza con vento quasi inesistente, nel pomeriggio prendeva il via una prova con vento da 230 di 4 m/s, che veniva vinta da Michele davanti a Mario e Riccardo.

Il venerdì si cominciava già a temere per le sorti del campionato, con il vento che faceva le bizze fino alle tre del pomeriggio, ma poi si stendeva e consentiva lo svolgimento di due prove, che venivano entrambe vinte da Massimo, che si riscattava dopo il brutto inizio di campionato. Al secondo posto sempre Michele, con qualche polemica per una percorso a bastone inaspettato, uno scambio di boa e una manovra discussa. 

Successivamente veniva dato il via ad una terza prova, che è stata regolare fino alla fine della seconda bolina, quando il vento calava e girava a sinistra di 120 gradi, sconvolgendo le posizioni. L'ultima poppa diventava una caccia al refolo giusto, che veniva rintracciato nell'ordine da Visonà, Martinelli e Guidi, che però venivano bloccati a pochi metri dall'arrivo per l'annullamento della prova, che forse poteva arrivare un po' prima.

Si dovevano ritirare in una prova sia Mario sia Riccardo per la seconda infrazione alla regola 42. Con 4 prove svolte il campionato era salvo, ma ancora non si poteva applicare lo scarto.

E fortunatamente il sabato si presentava con una splendida giornata di sole, con il vento che entrava a mezzogiorno e consentiva lo svolgimento di altre 2 prove, che si rivelavano decisive per l'assegnazione del titolo.

Nella prima Silvio Santoni prendeva il comando e andava a vincere con autorità davanti a Riccardo Cordovani, che così si piazzava saldamente al terzo posto in classifica. Al terzo posto Massimo e solo sesto Michele.

Nell'ultima prova il vento rinforzava e subito prima della partenza girava a sinistra, continuando poi in una decisa rotazione che veniva ben interpretata da un sorprendente Umberto Giugni, che passava in testa alla prima bolina salutato dagli applausi di tutti i triestini. Al secondo posto Massimo, che con grande decisione passava al comando nella prima poppa, seguito da Silvio. I due andavano a concludere così la prova, mentre Michele rimasto imbottigliato sulla destra nella prima bolina recuperava ma solo fino al terzo posto, che non gli bastava per battere Massimo. I due infatti finivano con 10 punti in classifica, e diventavano decisive le tre prime piazze ottenute da Massimo.

Da segnalare poi le inevitabili polemiche sulla applicazione della regola 42 (propulsione), che ha visto purtroppo il ritiro dal campionato di Mario Salani. I giudici erano molto presenti ed attenti, e a volte anche piuttosto severi. I problemi come al solito sono derivati però dalla differenza di valutazione di ciascun giudice, e sembra più che opportuno lo sforzo di standardizzazione che sta operando l'ISAF. D'altronde a mio parere in condizioni di vento leggero come quelle trovate a Trieste un controllo è indispensabile.

A questo proposito si raccomanda a tutti di leggere le interpretazioni della regola 42 (propulsione) emanate dall'ISAF e tradotte in italiano a cura della FIV (sito www.federvela.it).

I Finn erano ospitati insieme ai 470, con i quali condividevano anche il campo di regata, dalla Società Triestina della Vela, che ha dimostrato in tutti i suoi soci grande senso dell'ospitalità e sentito spirito marinaresco.

Infine, nella sequenza qui sotto, il mitico varo con rincorsa di Paolo Visonà, che abbandona il suo Finn alla deriva nel porto di Trieste, finché non viene recuperato dal suo angelo custode.

(Foto Tognozzi/Fare Vela)

Sito del Campionato


Partenza della prima prova.
(Foto Debernardi/Cico)


In poppa
(Foto Debernardi/Cico)


Arrivo della seconda prova
(Foto Debernardi/Cico)

Il nostro Segretario come sempre al lavoro

(Foto Tognozzi/Fare Vela)

 

Home