Salve a tutti,

all’ultimo Annual General Meeting sono state approvate numerose modifiche alle regole di Classe. Le novità riguardano le operazioni di stazza, il formato delle regate e, infine, la conduzione della barca con la tanto attesa e discussa liberalizzazione del pumping. La data ufficiale di entrata in vigore è il primo Marzo 2002.

Il nostro Segretario mi ha chiesto di scrivere qualche riga di spiegazione:qui di seguito trovate illustrate le variazioni più significative, accompagnate da un commento personale.

 

  1. Regola 1.5.3 STAZZA DEI MATERIALI ALL’ORIGINE. Con la vecchia regola, un produttore non poteva, anche qualora fosse egli stesso uno stazzatore, stazzare da se’ il materiale. E’ ora invece possibile, per chi li costruisce, stazzare personalmente e direttamente nel luogo di produzione alberi, boma, vele e timoni, (non scafi). Praticamente, viene introdotta una nuova figura di "stazzatore-costruttore".Questi dovrà comunque avere la previa approvazione della segreteria Nazionale di Classe e della Federazione (vedi regola 1.5.1.1).
  2. Commento: per limitare sempre più l’uso di materiale non stazzato si è introdotto, gia nel 1999 per le vele e il 2001 per gli alberi, l’obbligo della stazza del materiale prima che lo stesso lasci il luogo di produzione. La modifica attuale intende facilitare tutte queste operazioni, poiché non sempre il cantiere o la veleria possono avvalersi di uno stazzatore che abiti nelle vicinanze…

  3. Regola 4.2.6.3 GIOCO DELL’ALBERO. Il gioco tra il piede dell’albero e il bicchiere dove viene inserito nello scafo, l’anello di coperta dell’albero e la mastra, e il gioco tra le zeppe viene misurato ora complessivamente con il gioco del rake. La differenza, letta sulla cordella metrica, tra il valore con albero tutto avanti e quello con albero tutto indietro non deve superare i 10 cm.
  4. Commento: la nuova regola era stata gia sperimentata ad alcune regate internazionali nel corso degli ultimi due anni e si è effettivamente rivelata di molto più semplice applicazione rispetto alla precedente versione. Da notare che la tendenza oggi non è più quella di avere il massimo del giuoco, ma un giusto mezzo, in modo da non far cadere in poppa l’albero troppo in avanti e non perdere, di conseguenza, troppa spinta a causa dell’aria che "scappa da sopra".

  5. Regola 4.6.2.3 STANDARDS RACCOMANDATI PER GLI ALBERI. Viene raccomandata l’introduzione di una misura standard per la trozza, per l’anello di coperta (deck-ring), per il piede dell’albero e per il foro per il perno del boma. In particolare abbiamo che la larghezza della trozza indicata è di mm min 37 e max 40, senza tolleranza; la posizione del foro del perno boma nella trozza è a minimo 821 mm dal piede e massimo 59 mm a poppa della canaletta; il diametro indicato per il foro nella trozza per il perno del boma è di 16 mm con 1mm di tolleranza. Gli alberi rispondenti a questo standard dovranno portare un adesivo con la "C".
  6. Regola 4.7.3.4 STANDARDS RACCOMANDATI PER I BOMA. In particolare si tratta dell’attacco del boma alla trozza. La misura indicata per il foro del perno è di 16mm con 1 mm di tolleranza, il centro del foro è posto a minimo 41 mm dal bordo superiore del boma, il black band a 3211mm misurati lungo il bordo superiore del boma dal centro del foro del perno.
  7. Commento: Non fatevi spaventare da tutte questi numeri! Le nuove regole riguardanti le misure di stazza di alberi e boma rappresentano solo delle raccomandazioni. Sono rivolte principalmente ai costruttori, in modo che si arrivi progressivamente ad una standardizzazione delle produzioni. Oggi i diversi tipi di albero e boma sono molto simili per quanto riguarda gli attacchi, i fori e le rispettive posizioni, ma non sono sempre esattamente compatibili e intercambiabili. E’ facile trovarsi a dover limare o trafficare per adattare un nuovo albero al proprio boma e viceversa, col risultato che poi quello vecchio non va più bene… Il problema è poi particolarmente evidente se si considera la posizione del black band e dello stop alla fine della canala sul boma. Si cerca, insomma, di andare verso una semplificazione dell’applicazione di alcune regole. Indubbiamente l’intento è di introdurre un giorno una situazione di one design anche per quanto riguarda le parti in questione.Per il momento, comunque, non è necessario apportare modifiche a alberi o boma per passare la stazza (purché, naturalmente, black band e stopper sul boma siano in posizione corretta)

  8. Regole 4.6.5.1 e 4.6.5.3 STICKERS PER ALBERI. L’adesivo di stazza (sticker) andrà ora posizionato dal costruttore ad almeno un metro sopra la coperta. Lo sticker diviene inoltre ora obbligatorio anche per gli alberi in carbonio costruiti prima di marzo 2001
  9. MAST MEASUREMENT CARD: viene modificato il certificato di stazza degli alberi in carbonio, introducendo una nuova edizione disponibile in formato elettronico e stampabile in formato A5
  10. Commento: a partire da Marzo 2001 ogni albero da Finn prodotto deve essere stazzato presso il cantiere di produzione, portare un adesivo che certifichi l’avvenuta stazza e che indichi un numero progressivo ed avere inoltre un proprio certificato di stazza (Measurement Card) corrispondente al progressivo dell’albero. Sul Mast Measurement Card viene indicata la data di produzione, le dimensioni dell’ala, del piede e del deck-ring, i materiali di costruzione, il peso complessivo dell’albero, il peso del piombo correttore, la posizione del correttore e la posizione del centro di gravità dell’albero, e naturalmente il nome dello stazzatore e la sua autorizzazione nel caso si tratti di "stazzatore-costruttore".

  11. FORMATO DELLE REGATE: PERCORSO CON VENTO LEGGERO. Ai Campionati Continentali ed alla Finn Gold Cup, con vento al di sotto dei 12 nodi, il percorso adottato sarà un bastone con boa di disimpegno alla bolina e cancello alla fine della poppa.
  12. Commento: ad Europei e Gold Cup non verrà più utilizzato il trapezio con bastone esterno, prima previsto per vento di intensità inferiore ai 12 nodi. Si sono voluti in questo modo eliminare i laschi con vento leggero, ritenuti poco divertenti trasferimenti dove quasi nulla succede (se non di venire fischiati per pumping). Con vento fresco, il percorso rimane il vecchio caro triangolo. La Classe consiglia che quando possibile tutte le regate vengano svolte secondo il formato dei Campionati Ufficiali.

  13. Regola 5.7 PROPULSIONE. La regola numero 42 del Regolamento Internazionale di Regata impedisce, qualora vi siano le condizioni per planare e per fare surfing, di pompare la scotta più di una volta per onda, sempre al fine di fare partire la barca. Da sempre questa regola viene modificata dalle Regole di Classe Finn in modo che sia lecito cazzare la scotta fino a tre volte per onda.
  14. Oggi, con la nuova regola, vengono distinte due situazioni secondo l’intensità del vento: inferiore ai 15 nodi oppure dai 15 nodi in su. Vediamo.

    Con un vento di forza inferiore ai 15 nodi le cose rimangono come prima. Con un vento pari o superiore ai 15 nodi, invece, la regola numero 42 viene modificata cosi’ che tutto è lecito. La relativa decisione viene affidata al Comitato di regata, il quale la comunica ai concorrenti mediante l’esposizione del Secondo Ripetitore del Codice Internazionale dei Segnali alla partenza o in prossimità di una boa.

    Qualora il vento cali dopo la esposizione del Secondo Ripetitore, il Comitato di Regata ha la facoltà di cambiare le cose e comunicarlo ai concorrenti esponendo in prossimità di una boa la lettera R del Codice dei Segnali. Ricapitolando, dunque, queste sono le bandiere ed i loro significati:

    1. Secondo Ripetitore: esposto alla partenza o vicino ad una boa, significa che: "Dopo la partenza, o aver girato questa boa, la regola 42 è cambiata cosi’ che non vi sono più limitazioni".
    2. Lettera R del Codice Segnali esposta in prossimità di una boa, significa:"dopo aver girato questa boa, vale la regola di Classe che permette, in caso che vi siano le condizioni per surfare o planare, fino a tre pompate per onda".
    3. Nessuna bandiera esposta alla partenza: La regola numero 42 è modificata cosi’ che, se vi sono le condizioni per surfare o planare, sono permesse fino a tre pompate per onda.

Il limite di vento 15 nodi viene introdotto come sperimentale, all’AGM 2002 ad Atene si valuterà se confermarlo o modificarlo

Commento: Al Comitato di Regata spetta decidere (in base al vento) se si è in regime di pumping libero oppure No. La regola è stata studiata in modo che, una volta partita la regata, le cose possano comunque essere cambiate e adattate alla nuova intensità del vento.

La questione è stata oggetto discussione per anni e ha visto contrapporsi le tesi di fautori e osteggiatori del pumping libero. Si è detto da un lato ci si libera dalla possibilità di errori di valutazione da parte dei Giudici, ma anche che si avvantaggiano i più giovani e prestanti dall’altro.

Personalmente non vedo grandi differenze per i regatanti rispetto a come stavano le cose prima. Il limite di tre pompate per onda era già di per se fisicamente difficile da raggiungere: difficile ancor più trovare un onda cosi’ grande da poterci pompare quattro volte; inoltre il dislocamento del Finnetto è tale che è praticamente impossibile saltare, pompando, dietro ad un’onda. Con vento leggero il rocking rimane proibito come prima, e con vento fresco pericoloso (leggi scuffia) come prima. Certo, qualche seduta in palestra in più potrà portare qualche soddisfazione… I problemi li vedo più che altro a carico dei Comitati di Regata. Questi dovranno attrezzarsi in maniera da essere in grado di esporre alle boe, in caso di cambio di condizioni meteo-marine, i relativi segnali. Opportunamente non è stato infatti ritenuto sufficiente che il Battello del Comitato esponga il segnale rimanendo nella sua originaria posizione (potrebbe trovarsi lontano, pensate ad un quadrilatero con bastone esterno…), ma dovrà recarsi presso la boa da cui la nuova regola sarà applicata, o, almeno, avere la possibilità di inviare un gommone con un Giudice a bordo.

 

Buon Vento a tutti.

MicheleMarchesini.